Greti (estratto del racconto "Mathes del maso Hauser")

 

Nella primavera successiva incontrai Greti al maso Rataler a Wielenberg. In veritá avevo cercato suo padre per chiedergli se potesse aggiustare le nostre slitte. Lui era molto bravo e aveva gli arnesi adatti. Greti mi invitó nella vecchia Stube, dove dovevo aspettare suo padre. Lui non venne, lei peró mi consoló ripetutamente, dicendo che sarebbe venuto presto. Quando io me ne andai, lei mi guardó e io osservai intensamente i suoi occhi.

 

Quell´incontro non mi lasciava alcuna pace. Avevo vent´anni e non avevo ancora mai avuto una relazione con una ragazza. Giá il giorno successivo lasciai portare da Thomas un messaggio per Greti:l´aspettavo nel prato davanti al loro maso. Sotto un grande tiglio c´era una panca nascosta dai cespugli.

 

Era ormai diventato buio, quando Greti mi venne incontro. Noi ci sedemmo sulla panca e parlammo fino a mezzanotte. Lei sapeva rispondere alle domande in modo saggio e con un tono dolce, e io mi sentivo come incantato e a mio agio. Presi nella mia la mano di Greti e la tenni fino a quando ci alzammo. Solo una volta dovetti visitare i genitori di Greti in modo formale, per chiedere la mano di Greti. Il Rataler era in ottimo stato e acconsentí subito. Anche la moglie del contadino accettó dignitosamente. Cosí furono rispettate le antiche tradizioni. Ora potevo chiamare Greti come la mia futura sposa. Greti era di mezz´anno piú giovane di me. Giá dal primo istante l´avevo desiderata come mia moglie. Io l´amavo e non mi potevo immaginare di amare un´altra donna nello stesso modo. Le nozze furono celebrate alla sera prima di Ferragosto. Per la festa delle nozze i nostri masi offrirono il meglio che potevano. I nostri genitori avevano pochi soldi, ma agli ospiti per il convito furono offerti i frutti dei nostri campi.Nella prima notte delle nozze diedi a Greti il primo bacio;avevo aspettato sino ad allora. Ora potevo godere la bella e selvaggia ebbrezza del sangue. La mia giovane vita era cambiata. Greti accompagnó mia madre nei lavori di casa con saggezza assumendo piano piano lei stessa il governo della casa, senza mai togliere alla madre l´ultima parola. Niente offuscava la convivenza delle generazioni.

 

Anche Thomas non era piú un bambino e considerava Greti come una sorella maggiore che lo accontentava in ogni cosa. Noi eravamo contenti dei pochi prodotti che ci venivano offerti dal maso Hauser. Io mi sentivo forte e piano piano toglievo i lavori piú pesanti a mio padre, che stava lentamente invecchiando. Lavoravo nei campi, allevai manzi, cavalli, capre, pecore, maiali e oche.