Nella chiesetta a Montevila vengono venerate da tempi immemorabili le Tre Vergini. Sono raffigurate in tutto tre volte là. La prima citazione delle Vergini a Montevila risale al lontano 1127. Si tratta della fonte scritta più antica che si conosce. Le Tre Vergini sono Sante con radici precristiane che sono state canonizzate nel corso della cristianizzazione e oggi sono venerate come Santa Barbara, Santa Catarina e Santa Margherita (le cosiddette ”Heiligen drei Madln” | ”le tre ragazze sante”). Nella letteratura le tre vergini sono conosciute anche con il loro nome ”pagano”, Ambeth, Wilbeth e Borbeth. Con grande probabilità, il toponimo Montevila (Wielenberg) è collegato al nome ”Wilbeth”. Le vergini di Montevila rimandano ad una venerazione lunga un millennio prima del periodo pre-cristiano della Triade delle Vergini che, oramai cristiane, si è mantenuta fino ai nostri giorni. Allora il principio femminile godeva dello status di divino. La triade progenitrice era sinonimo di terra, luna e sole, nascita, vita e morte, ma anche per rinascita, eros e fertilità.



Triade


I ritrovamenti ottenuti nel nostro maso delle erbe sono le uniche testimonianze di un campo di insediamento preistorico della zona del comune di Perca. Da ciò che si conosce si può dire con certezza che a Montevila esiste una relazione tra il culto della pietra che fungeva da calendario, gli insediamenti e la venerazione delle vergini. Questa triade è unica e non è evidente in nessun altro paese di questa zona.

Il 30 ottobre 2015 é stato presentato un film di Reichegger Julian con il titolo “Montevila – Cercando le radici di Wilbeth”. Si tratta della venerazione delle cosiddette “Tre vergini” di Montevila e del nostro lavoro nella natura. Il film ha una dimensione mistica e spirituale e si concentra sul principio del divenire, della crescita e del trascorso.